Carnevale 2003 - 1° classificato su 11
con
Bozzetto: Pierpaolo Cenacchi, Marco Caretti
Pittura e Scultura: 30
Architettura e Costruzione: 29
Soggetto e Svolgimento: 30
Totale punti: 89
PITTURA E SCULTURA
Con questo carro si è creata un’atmosfera molto bella, equilibrata e spettacolare. Ha funzionato molto bene l’idea del porta vivande e delle successive apparizioni. Il tutto è ben studiato e pensato. Molto riuscite e carine le teste dei poliziotti e delle galline, e molto ben realizzata plasticamente la testa di Cipputi.
ARCHITETTURA E COSTRUZIONE
Occorreva attendere i GUFI per vedere l’intera piazza di S. Giovanni direttamente utilizzata come architettura in cui avviene lo spillo. Un colpo di genio: il carro è una grande tavola imbandita, cioè un arredo d’interno, e automaticamente la piazza diventa il salone che contiene il banchetto. Pochi, efficaci e ben fatti sono gli elementi che arricchiscono la mensa: una bottiglia, un calice, un portavivande (che è il vero protagonista), un avambraccio paradossale che solleva ripetutamente il coperchio e disvela le amare portate di questo pranzo amarissimo, magro magro per chi non ha un orologio di lusso da portare sopra il polsino della CAMICIA. Satira sociale ben condita e di presa diretta (apprezzabile la rinuncia del gruppo ad avvalersi del testo scritto letto dallo speaker ufficiale); satira particolarmente valida in questa stagione di facili commemorazioni mortuarie che spacciano maitres di privatismo per pubblici eroi. La testa di Cipputi è annunciata da una fuoriuscita di rosso sangue; si tratta di uno dei modi più classici di messa in scena: far sospettare ma non dichiarare cosa avverrà tra poco. Complimenti. Encomiabile il meccanismo a scomparsa dell’alza-vivande e il suo uso intensivo (si ottempera così al principio dell’ECONOMIA, fondamentale nella migliore tradizione delle architetture effimere). Bella l’idea della volante di polizia in panne: una cariola da trascinare, fornita alla questura di Stato da chi decide i confini di legale/illegale. Fra l’altro, i questurini entrano nella piazza dal lato di fronte al palazzo del Fascio: unica volta, se non sbaglio, che in questa edizione del carnevale si sfrutta tale possibilità d’ingresso alla piazza. Tuttavia, il volume parallelepipedo sulla testata del tavolo è inerte e non del tutto comprensibile nella sua funzione. Il pranzo si svolge tutto verso il palazzo del Comune lasciando a bocca asciutta i commensali sugli altri lati della piazza. Grave cafoneria.
SOGGETTO E SVOLGIMENTO
Simpatico e ironico, semplice e complesso, intenso e arguto nell’ideazione e nello svolgimento. Nelle innumerevoli invenzioni drammaturgiche e scenografiche diverse (prima fra tutte il copri-vivande con la funzione di sipario che mette in scena atmosfere spaziali e temporali diverse e bello il Grand Guignol e la rappresentazione dell’impero americano) sviluppate con intelligenza. Uno spettacolo completo per la ricchezza delle idee drammaturgiche e per l’efficace mix tra i tempi della rappresentazione e la realizzazione della colonna sonora.
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